19/06/2013
Entusiasti e carichi, partiamo da Fiumicino con un volo US Airways diretto a Philadelphia. L’aereo è fenomenale! E’ grande e dotato di piccoli schermi per ciascun passeggero che permettono di vedere film, ascoltare musica, accedere alle informazioni GPS e vedere dove ci si trova esattamente in quel momento, e molto altro…
Dopo più di 9 ore, volate tra un film, il pranzo incluso nel prezzo del biglietto, una mezz’oretta di sonno, ecc…, giungiamo all’aeroporto di Philadelphia. Qui, ci sottoponiamo a tutti i controlli di rito e alla piccola intervista del doganiere che ci chiede se siamo turisti e se siamo venuti a trovare amici o parenti, ed io non posso fare a meno di sorridere nel rispondergli che siamo lì per un tour on the road della west coast! Il tizio sorride e ci augura buon viaggio, e finalmente ci mette il tanto atteso timbro sul passaporto: è fatta! Siamo ufficialmente in territorio USA! L’eccitazione è alle stelle!
A Philadelphia ci rendiamo conto per la prima volta del fuso orario bestiale. Ci ritroviamo ad osservare un cielo assolato di pomeriggio, poi guardiamo i nostri orologi, rimasti all’ora italiana, e ci rendiamo conto che è mezzanotte passata…
Prendiamo dunque il secondo volo, interno, per arrivare a San Francisco. Si tratta di altre 5 ore e passa di volo, ma le passiamo praticamente tutte dormendo e nemmeno ci accorgiamo di ciò che accade intorno. Veniamo svegliati dall’annuncio del comandante che ci dice che stiamo atterrando. A San Francisco sono le 23:30, da noi circa le 8 di mattina, stiamo viaggiando da quasi 20 ore, tra voli e scalo, e siamo esausti. Recuperiamo il bagaglio e prendiamo un taxi fino al nostro hotel, prenotato apposta nelle vicinanze dell’aeroporto, l’Howard Johnsonn Inn, un motel, di quelli tipici con le camere che affacciano tutte su un balconcino, nel cortile interno. Camera spaziosa, pulita, colazione inclusa. Lo consiglio.
Un imbarazzante qui pro quo con il tassista che, al momento del pagamento, ci domanda quanta mancia intendiamo lasciargli, senza troppi di giri di parole, e noi andiamo un attimo nel pallone per via dei calcoli…. di solito si lascia tra il 10 % e il 15 % di mancia, ma dopo tutte queste ore di volo siamo fusi e non è facile, soprattutto con il tizio che ti mette ansia…. Lui sembra spazientito. Noto che qui in USA la gente ha un modo di fare diretto e sbrigativo, non vuole perdere tempo e si innervosisce se glielo fai perdere.
Alla fine sprofondiamo nel nostro letto king size esausti e cadiamo in un sonno profondo.