Caro sconosciuto che mi hai urlato “cicciona” per strada,

noi non ci conosciamo e mi hai appena umiliata pubblicamente, così, come se nulla fosse… Ed io vorrei dirti tante cose.
In questo momento ho la testa piena di frasi, piena di parole che vorticano per te…
In realtà non ne meriti neppure una. Eppure dentro me c’è quel desiderio di avvicinarti, prenderti per il collo, immobilizzarti per qualche minuto, e spiegarti tutto quanto. Vorrei aprirti gli occhi, ecco.
Per il tuo bene. Per evolvere la tua mente.
Ma tutto ciò mi muore in bocca perchè ho la netta sensazione di dare perle ai porci.
E’ difficile spiegare…

E’ difficile far capire a chi ci accusa di essere: sedentarie, pigre, pappemolli, senza volontà, brutte, non curate, “intrombabili”… chi siamo davvero e cosa significa essere una donna curvy e plus size nel mondo di oggi. E’ davvero complicato, se ci pensate. Complicato e coraggioso. Perchè sappiamo che i preconcetti ci sono: sono fermi, ben saldi, sembrano quasi impossibili da scalfire o spostare, anche solo di un millimetro.

“E’ difficile spiegare, certe giornate amare, lascia stare…”

E’ difficile si, ma non impossibile, e noi non lasceremo stare, noi ci vogliam provare!

no body-shaming

Quindi, se sei in ascolto, sconosciuto dalla bocca larga, presta attenzione, è un regalo, quello che ti sto offrendo: la possibilità di arricchire un pò la tua anima, entrando per un attimo nei panni di un altro.

Comincia tutto da piccoline: ci si accorge subito di avere una costituzione diversa da quella delle compagne, subito si viene prese di mira, subito si capisce quale sarà il proprio soprannome, il proprio marchio, per il resto della vita.
Poi si cresce un pò… si diventa ragazzine, si cominciano ad avere le prime cotte, i gruppetti di ragazzini inseguono e corteggiano i gruppetti di ragazzine… Ma le amiche magre sono sempre le prime, se non le uniche, ad essere notate.
Si fanno nel frattempo mille diete, si cerca di diventare come le compagne super corteggiate, e a volte si arriva persino a desiderare di strapparsi la pelle di dosso, e di scavare, a mani nude, nel grasso, nelle cosce, nella pancia, per estirparlo tutto e buttarlo via da noi. Talvolta si inizia a desiderare di scomparire, di non essere mai nate, o di porre fine ad un’esistenza così abietta.

Nessuno ci amerà mai. Questa è la sentenza che continua a viaggiare nella nostra mente.
Certo poi, le frecciatine del papà e certe affermazioni della mamma, non fanno altro che rafforzare in noi questa convinzione…

Ma una ragazzina tonda, anche se a dieta, rimane tonda. Il viso è paffuto, non ci puoi fare nulla.
Perdi 10 kg, brava, complimenti, ma in realtà ne avresti dovuti perdere 20, c’è ancora tanta strada da fare, non è mai abbastanza. Non sarai mai: alta, snella, slanciata, bionda e con gli occhi azzurri…
“Ma guarda che bionda e con gli occhi azzurri non ci si diventa!” Ah, si, giusto, scusa.
No, era per dire: non sarai mai altro da te!
Sarai sempre tu, per quanto ti accanirai a scavare profonde ferite con le mani, per tirar via a forza tutto il grasso che ti impedisce di vivere.

E si cresce ancora, si supera in qualche modo l’adolescenza, ci si iscrive all’università, o si trova un lavoro… e il confronto con il mondo continua.
Ci precludiamo ogni esperienza, perchè il nostro grasso è la prima cosa che gli altri vedranno di noi e ci giudicheranno male. Al mare, spogliarsi, manco a parlarne! Ci piacerebbe fare attività fisica – magari aerobica o zumba, sembra figo! – ma ti immagini in palestra le nostre cicce sballonzolanti?! Ci guarderebbero tutti, e poi bisbiglierebbero, sarebbe una tortura, lasciamo perdere và, che è meglio…
Il sesso: la paura di mostrarsi nude, la paura costante di essere giudicate, anche nell’intimità.
E intanto crescendo si aumenta ancora di qualche chilo, ogni volta che si sale sulla bilancia si piange, e viene voglia di mangiare tanta cioccolata, e dopo che l’abbiamo mangiata, ci sentiamo male come non mai, ma non di stomaco, di anima.

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Le ragazze magre non potranno mai capire cosa significa.
Quelle che “Oddio, come sono ingrassata!” Urlano davanti allo specchio, tentando di afferrare giusto quell’accenno insignificante di pancia, magari subito dopo essersi scofanate il pranzo di Natale al grido di: “Da domani a dieta!”
E noi lì, che vorremmo strozzarle…

Noi, che guardiamo le fotografie e, in mezzo agli altri, ci vediamo sempre fuori luogo, sempre enormi, sempre sproporzionate.
Noi, che, nonostante tutte le privazioni alimentari che ci siamo inflitte durante la nostra esistenza, siamo sempre rotonde: alcuni periodi di più, alcuni periodi di meno, e riprendiamo in fretta tutti i chili persi, mentre facciamo una grandissima fatica, ogni volta, a scrollarceli di dosso.
Noi che, quando facciamo la dieta, ci mangeremmo pure il fidanzato o il fratello, perchè abbiamo fame! Lo capite che abbiamo fame, cazzo?! E non perchè siamo dei pachidermi insaziabili! Ma perchè ci state togliendo il cibo, il sostentamento per la mente, per rimanere sane di mente! Provateci voi, benpensanti della minchia, a vivere anni a dieta e poi mi venite a dire come ci si sente!
Noi che vorremmo, per una volta, sentirci amate tutte, e non solo a metà.
Noi che odiamo le frasi del tipo: “sei simpaticissima” oppure “sei una bellissima persona”, perchè noi, per una volta nella vita, vorremmo essere definite “bone”.
Noi che siamo stanche del giudizio del primo che passa, che non sa assolutamente nulla della nostra vita, ma si affranca il diritto di dire la propria sul nostro peso e sul nostro stato di salute.

E’ difficile spiegare, far intendere in quale modo sottile e subdolo la nostra vita sia stata condizionata, piena di ingiustizie velate, commenti velenosi, risate malcelate… e come tutto questo abbia scavato un solco profondo nel nostro cuore, una ferita che probabilmente non si rimarginerà mai.

E’ difficile spiegare, caro amico sconosciuto, ma noi ci abbiamo provato comunque.

Questo è più o meno tutto ciò che mi piacerebbe dirti, ma sei lontano, stai già passando oltre, e dubito fortemente che il tuo misero cervello comprenderebbe fino in fondo la gran parte delle cose che ho scritto… Perciò, mi limito a guardarti dritto in faccia e a sollevare il dito medio, perchè io non merito il tuo commento gridato per strada, io ho una dignità che tu hai appena calpestato e, probabilmente, se fossi più vicino, sarei tentata di darti un pugno in faccia.

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Io ho smesso di scappare via davanti a questi episodi e ho smesso di credere di meritarmeli.
Il vero traguardo sarebbe nell’imparare ad amare noi stessi.
Amare i nostri pregi e i nostri difetti, prendendoci sempre cura del corpo che abbiamo, che è solo nostro, senza infliggergli inutili torture, fisiche e mentali.

Ciao pirla, spero che il messaggio insito nel mio dito medio sia arrivato forte e chiaro e grazie, anche se a tua insaputa, per avermi dato uno spunto di scrittura.

Con disprezzo,

La Cicciona.

no body shaming

31 thoughts on “Quello che le donne – curvy & plus size – non dicono…

  1. Valentina sei stupenda, le tue parole mi sono arrivate all’anima è come se ci leggessi dentro, sono piene di forza e di consapevolezza e si… sono anche terapeutiche, grazie 🙂 <3

    1. Grazie mille a te, Francesca. Senza la forza e il feedback delle mie lettrici, non potrei mai! 🙂

  2. Non avrei saputo spiegarlo meglio. Io che, campionessa del mondo di kung fu avanti di 3 punti ad una cinese, mi devo sentir ancora dire che, strano, non ho il fisico della sportiva…..ragazzine incompetenti e anni luce dalla mia tecnica mi guardano e ridono ogni volta, e perdono, ma riescono a sentirsi comunque meglio della chiattona…..

    1. Terribile. Anche se sei l’ulteriore dimostrazione che l’attività fisica non è estranea a noi tonde, al contrario di quanto molti pensano. Tu sei un esempio, un esempio per quella ragazzina grassa che pensa che non potrà mai farcela, e poi invece vede te, esempio super positivo e si impegna per raggiungere il suo obiettivo. Vedila così. E comunque, dalla “chiattona” le prendono… punto. 😉

  3. Però scusami se a molti ragazzini piacciono le coetanee (sanamente) snelle e bellocce bisogna anche accettarlo come io ho sempre accettato di non piacere fisicamente alle ragazzine che piacevano a me . Non essere corteggiate NON è una mancanza di rispetto, e nessuno ha il dovere di trovarci attraenti fisicamente: o succede o non succede, e comunque può succedere anche a chi non è fisicamente bellissimo di essere ritenuto attraente da qualcuno: non mi pare che siano solo i belli e le belle ad avere storie d’amore, tu stessa ha trovato una persona che ti desidera come tu la desideri.
    Chi ti urla per strada “cicciona” è solo un maleducato e si merita il dito medio ma davvero tu non puoi crollare ogni volta che succede! Per chi è obeso è possibile dimagrire in maniera sana e compatibile con il proprio metabolismo, non certo facendo digiuni punitivi ma mangiando regolarmente e sano e facendo attività fisica mirata (che fa bene pure ai normopeso e agli snelli di natura: io sono magro di mio ma ho intenzione di limitare fino a farli sparire gli spuntini fuori pasto e di fare ameno un ora di cyclette al giorno, non basta ma stando a casa non posso fare di più la cyclette è l’unico attrezzo che ho in casa), funziona quasi sempre, se vuoi farlo fallo, se vuoi andare in palestra fallo! E fregatene dei bisbigli! Se vai in crisi ogni volta che senti qualcuno che bisbiglia perchè pensi che stia parlando proprio di te non vivi più! Forse non parla di te o anche se ne parla affari suoi! Se invece non puoi/non vuoi fare un certo tipo di percorso rimani come sei ma ti prego rafforzati non andare in crisi a causa di un maleducato che ti ha offeso
    Le donne snelle che si sono strafogate a Natale hanno il diritto di volersi mettere “a dieta” se vogliono (anche se io non mi strafogo neanche a natale e non ho mai capito perchè si “debba” farlo), ti verrebbe voglia di ucciderle ma resisti
    Credimi l’insicurezza sul proprio corpo non è una esclusiva delle persone, uomini e donne, molto grasse

    1. ci sono persone sicure di sè e altre meno, ci sono persone pigre e altre meno di quasi tutte le taglie

    2. “Non essere corteggiate NON è una mancanza di rispetto, e nessuno ha il dovere di trovarci attraenti fisicamente: o succede o non succede”
      e se non succede dispiace, si soffre ma va accettato

      1. Non ho mai detto o scritto che qualcuno ha il dovere di trovarmi attraente fisicamente. Il piano del discorso insito in questo articolo è un’altra cosa. Vuole dire un’altra cosa. Per il resto, credo di aver scritto tutto ciò che penso nel commento precedente

    3. Guarda, Paolo, che qui non c’è nessuna crisi. Dito medio e via, all’ipotetico idiota che ti grida calunnie per strada. Qui è stato descritto un percorso, tutto ciò che c’è dietro, che è ben diverso. Nessuno va in crisi, ma nemmeno mi sento di dire che la cosa non mi fa alcun effetto. C’è una ferita, sotto, che non si rimarginerà mai, e che ogni volta che accadono episodi spiacevoli, tipo questo, un pò bruciacchia. Volevo solo svelare i retroscena. Sono solo riflessioni. Oltretutto, qui nessuno incrimina chi non ci vuole. Sono perfettamente conscia del fatto che non si può piacere a tutti e che il mondo non deve stare ai miei piedi. Solo, dal mio punto di vista, per una volta avrei voluto essere io la bella del villaggio. Così, fantasticando, esprimendo un desiderio. Questo era il senso. E comunque non mi si venga a dire che i ragazzini vanno dietro a quelle snelle perchè è naturale! Io a 15 anni avevo delle tette da sballo che le mie coetanee se le sognavano! Eppure il trand, lo standard, la moda, chiamala come ti pare. La lobotomia che ci fanno praticamente da quando nasciamo, vuole che si vada con le magre. Perchè magro è uguale a bello. Se vai con la ragazzina cicciotta, anche se ti piace tanto, tutti i tuoi amici, come minimo, ti perculeranno. Quale ragazzino, nell’insicura fase adolescenziale, per quanto magari anche attratto da due belle tette, sfiderebbe mai gli amici e questo clichè?! Please, andiamo un pò più a fondo nelle cose.

      1. da ragazzini è un conto, poi però si cresce tutti/e, e se un adulto non vuole stare con una donna che lo arrapa perchè ha paura del “giudizio degli altri” è uno da poco
        Comunque se vedevo che la ragazzina che mi piaceva preferiva quello più belloccio non ho mai pensato fosse “per moda”

        1. Ti posso assicurare che il 90% delle azioni degli adolescenti sono dettate dal voler essere accettati. Poi è chiaro che ci sono ragazzini più maturi e altri molto meno. Dipende. Ma la maggior parte, purtroppo, è così. Inoltre, mi dispiace informarti, che anche gli uomini spesso fanno così. Talvolta te lo dicono proprio! Cose del tipo: mi attrai sessualmente ma con te, un giro in centro mano nella mano non me lo farei perchè mi vergogno. Sapessi quanti racconti ho sentito, in questo senso! Purtroppo l’uomo, in generale, non si distingue per le sue innate doti di coerenza, dignità, lealtà e sincerità. Comunque il fatto che tu “non veda” certe cose, mi fa pensare che tu sia davvero un bravo ragazzo.

          1. Io non sono particolarmente bravo, è solo che ho un estremo rispetto per le scelte degli altri (anche quando non le condivido) sopratutto in materia sentimentale e sessuale, e non dubito mai della libertà interiore con cui le compiono, penso che ciascuno di noi abbia le sue preferenze anche estetiche, le ho io le hanno le ragazze. Ci sono ragazze con cui posso fare amicizia ma che non mi attraggono sessualmente e suppongo che lo stesso sia per le ragazze. E ripeto: questo non impedisce ai “non bellocci”, grassi o magri che siano, di trovare dei partner sessuali e sentimentali attratti da loro, di trovare l’amore e di essere felici o infelici come i bellocci
            Che poi se davvero piacevo a quella persona ma lei mi ha detto di no perchè “si vergognava di farsi vedere con me” (se una donna lo dicesse a me non le darei uno schiaffo perchè mi ripugna picchiare le donne ma un bel vaffa se lo becca, preferisco mille volte una che mi dice a chiare lettere che non le piaccio fisicamente o caratterialmente) vuol dire che quella persona non ha carattere e io per avere qualcosa che sia “più di un’amicizia” con qualcuno ho bisogno che questo qualcuno abbia anche un carattere che mi attrae oltre che un corpo che mi attrae (ecco per me sono entrambi importanti diciamo)

  4. Ciao cara!

    Alzo il dito medio anche io, verso l’Idiota che ti ha insultata.
    Perché se non ti piaccio per un motivo specifico, ok parliamone.
    Ma apostrofare qualcuno (che non conosci! E che vuoi offendere! E da quale pulpito?) in mezzo alla strada per una caratteristica di cui non sai la storia…è veramente da vermi. Con tutto il rispetto per i vermi, che in agricoltura tornano utili.

    Ogni corpo ha una storia. Ogni corpo è diverso. Nessuno ha il diritto di esprimere giudizi od opinioni su qualcosa di cui non conosce la storia ed i problemi.

    Passa una buona giornata,
    –Skyler A.

  5. Ciao Valentina, ti seguo da un pò con piacere, il tuo articolo mi è piaciuto molto, mi ci ritrovo perfettamente!! Da adolescente ero sovrappeso, sono stata insultata e umiliata in ogni modo, non perchè fossi brutta, ho un bel viso…non perchè fossi antipatica o cattiva, semplicemente perchè avevo qualche chilo in più. Ora sono una taglia 44 e mi sento a mio agio con me stessa, ma non ho mai dimenticato nessuna offesa e purtroppo porto ancora rancore, quindi quando sento offese discriminatorie di qualsiasi tipo tipo mi incavolo e la prendo come una questione personale anche se io non centro nulla. Vorrei riportare alcune parole di j.k Rowling che si è espressa in un articolo in questo modo: Grassa di solito è il primo insulto che una ragazza rivolge a un’altra quando vuole ferirla,grassa. Voglio dire, “grassa” è davvero la cosa peggiore che possa essere una persona? Essere “grassi” è peggio che essere “vendicativi”, “gelosi”, “superficiali”, “vanitosi”, “noiosi” o “crudeli”? No, per me no.

    1. Nemmeno per me. Decisamente. Grazie Alissa di essere passata e di aver lasciato la tua testimonianza.

  6. Davvero disgustoso. Il commento del tipo in strada, intendo. Fa male vedere tanta ignoranza a piede libero…
    Io ricordo una spiegazione data alla bambina di 4 anni a cui facevo da baby-sitter: litigando con un’amichetta, tra vari insulti (prepotente, cattiva, ecc.), le aveva urlato anche un “cicciona”; parlandole tranquillamente le avevo chiesto perchè mai considerasse “cicciona” come un insulto, dato che si riferiva ad una caratteristica fisica e non ad un difetto (come la cattiveria). Le avevo detto che era una cosa ridicola da dire (e anche maleducata), come se le avesse urlato “hai i capelli marroni” o “hai gli occhi azzurri”. Ok, avevo volutamente sminuito la connotazione negativa del termine…ma per evidenziarne l’uso assurdo. In effetti ha funzionato, non l’ha più detto. Una volta chiarito che la “ciccia” era una cosa del tutto normale, come insulto non funzionava più! Ha continuato dandole dell’ “antipatica”…

  7. Ciao Valentina, sono nuova da queste parti ma devo dire che mi sei entrata nel cuore! Mi sono ritrovata in ogni parola, in ogni frase quasi anche nelle virgole (ahahah). Anche io come te sono una taglia curvy..e ho sempre lottato con il mio aspetto da che ne ho memoria. Ora ho 25 anni sono felice del mio corpo che oscilla tra una taglia 50 e una 52. Grazie a tutti questi blog sono anche riuscita a rimettere i vestiti senza sentirmi a disagio..quindi anche grazie a te!!per cui grazie di cuore! Sappi che hai una nuova fan!!

    1. Ciao Jessy, sono davvero felice che tu sia approdata qui, benvenuta! Per me è fonte di orgoglio e gratificazione sapere che, insieme alle mie colleghe blogger, ho contribuito alla rinascita e allo sbocciare di una donna curvy che ha preso coscienza del proprio corpo e che si ama 😉

  8. Ciao,sono nuova ai commenti,ma ti leggo a volte..
    Oggi ho bisogno di raccontarmi..sono sempre stata autodistruttiva con il mio povero corpo,passando da essere obesa,a anoressica,a bulimica,a fitness addicted e chi più ne ha..
    Ora sono una donna felice(mi sono pure sposata sabato!),molte difficoltà le ho superate,sono psicologa e counselor..eppure quelle ferite di cui parli sono sempre qui..nel mio abito da sposa mi sentivo a disagio,nel raggiungere la chiesa pensavo solo “dio quando scenderò penseranno tutti che sono grassa e faccio schifo”,ho il terrore delle foto che sono state postate su fb (io non ho un profilo,of course!)…oggi uno dei ragazzi con cui lavoro mi ha detto SEI UN PO’ GRASSA, ma porca miseria,ho una 46,sono alta 1’75,non mi pare di essere grassa!..eppure mi ha così ferita..
    E comprendo che queste ferite non si cicatrizzeranno,e dovrò imparare a conviverci,ad accarezzarle…ma è così difficile!
    Scusate la filippica,ho sentito in questo blog un mondo vicino!

    1. Ciao Mary, hai fatto benissimo a sfogarti, questo blog è nato apposta per questo, per non sentirci sole. Anzitutto auguri per il tuo matrimonio, sarai sicuramente stata una sposa bellissima, per il resto, non ti curar di loro… Devi pensare che è tutto dentro di te, parte tutto da lì. Se dentro di te c’è una roccia, di quelle solide, belle, alte e massicce, di quelle che non si scalfiscono, nulla ti scalfirà. La roccia deve crescere, va curata, va costruita e ogni tanto, qualche volta, potrà essere scalfita pure lei, ma solo di striscio…
      Sii forte, vivi appieno la tua vita e pensa che è tua e tua soltanto e se te la lasci rovinare dagli altri, arriverai ad avere 60 anni e a pensare di non aver fatto nulla di ciò che volevi nella vita. Ti abbraccio. Vale

    2. (va detto che fare fitness regolarmente non vuol dire essere fissati, io ammiro chi lo fa).
      una taglia 46 è normalissima, non buttarti giù per un commento inopportuno

      1. Regolarmente sì,ma passare le giornate in palestra precludendosi altra vita sociale,ti assicuro che è patologico!
        In ogni caso GRAZIE INFINITE per le vostre risposte,mi fanno sentire davvero compresa!

  9. Ciao Valentina, sono nuova anche io qui… curiosando in lungo e in largo il tuo blog sono arrivata a questo post, e vorrei solo stringerti la mano! Neanche a dirlo, sono una curvy anche io. Trovo che giudicare qualcuno sia da imbecilli, figuriamoci qualcuno che nemmeno conosciamo! L’unica cosa che vorrei fare, in questi casi, è prendere la testa del suddetto imbecille e spaccarla tra le mie GRASSE ginocchia 😛 detto questo giuro che sono una brava persona…ahahah!
    grazie per aver dato una voce a tutte noi.
    un abbraccio forte ,
    Marti

  10. Io porto una 42/44 e questi insulti mi vengono rivolti ancora adesso che ho passato i 30 anni. Darei l’anima per trovare un fidanzato e crearmi una famiglia, ma purtroppo anche alla mia età se non sei una taglia 38 (o anche 36) non ti vuole nessuno.
    Addirittura ragazzi e uomini dicono che porto una taglia 4XL (quando in realtà porto la M, a volte anche S).
    Certo, non ho le costole in vista, ma davvero questo mi rende obesa?
    Quando sento qualcuno che apprezza le curvy grido al miracolo, e cerco di conoscerlo meglio…e poi scopro che ha una fidanzata magrissima. Ma allora le curvy le apprezzi solo a parole?
    E poi invece c’è chi le curvy le disprezza e considera in carne già una taglia 40.
    A me nessuno ha mai detto che mi desidera sessualmente ma si vergogna, mi hanno proprio detto che gli fa la sola idea di toccarmi. Frasi come quella famosa rivolta da Berlusconi alla Merkel per me sono una costante.
    Non ho fatto voto di castità, ho anch’io le mie voglie, ma se nessuno mi vuole come le soddisfo?
    Dove si trovano questi uomini che trovano sessualmente attraente una in carne?

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