Viviamo in un’era assai oscura, un’era tecnologica e disumanizzante in cui le informazioni e le immagini viaggiano velocissime e possono essere diffuse con un click e condivise con mezzo Mondo in mezzo secondo, talvolta danneggiando o umiliando il soggetto immortalato, a sua insaputa.
Ma fotografare persone, in luogo pubblico o privato, senza il loro consenso, è un reato, ed è illegale. E diventa un reato ancora più grave quando si decide di condividere sui social queste immagini e video in cui il soggetto, totalmente inconsapevole, compare, senza aver mai dato il proprio consenso.
E chi fa parte della categoria maggiormente a rischio di essere fotografata e poi derisa, sui social, indovinate un pò?! Ma noi tonde, ovviamente! Noi che siamo un bersaglio facile, sempre, da mattina a sera, a causa della nostra fisicità, che sia alla fermata degli autobus o sul posto di lavoro, ma soprattutto quando troviamo il coraggio di spogliarci per goderci un pò di sole e mare, in spiaggia.
Quante volte avete sentito, o visto con i vostri occhi, qualche poveretta, ignara, fotografata in spiaggia senza il suo consenso per essere derisa sui social da qualche mentecatto con il cervello di un criceto, che ha pensato bene di farsi grande gettando merda sul fisico altrui, con un’azione tanto illegale quanto spregevole e vuota, perpetrando, non più semplice body shaming, ma un vero e proprio attacco alla persona, una gogna mediatica, un gioco pericoloso e niente affatto divertente?!
Magari vi sarà capitato di assistere a questo tipo di comportamento da parte di quelle simpatiche donnine che vendono beveroni dimagranti on line, si, dai, avete capito… quelle analfabete che si spacciano per “guru del benessere e del dimagrimento” e pubblicano tutte le stesse cose, le stesse frasi motivazionali, gli stessi slogan, le stesse falsità, e poi quando non basta più mettono in mezzo una poveretta qualsiasi fotografata in spiaggia?! Oppure da parte di qualche fissata (o fissato), insicura (o insicuro) che, per ergersi a paladina/o della bellezza assoluta, sente il bisogno di denigrare il prossimo?!

Sono veri e propri atti di Cyber Bullismo! Perchè questo fenomeno non è diffuso solo tra i giovanissimi, ma in realtà sono tanti a perpetrarlo, talvolta anche senza rendersene conto (perchè poverelli, se fanno una cosa del genere, è chiaro che il cervello non tanto li accompagna).
Ma tutto ciò è illegale, e c’è un modo per potersi difendere e per poter combattere questa moda disgustosa e far valere i propri diritti.
La pubblicazione di fotografie senza il consenso della persona ritratta è una lesione del diritto all’immagine.
Anzitutto, anche solo per scattare una fotografia, anche in luogo pubblico, in cui venga ritratta una persona, è obbligatorio chiedere il consenso del soggetto. Un soggetto che si veda fotografato, senza aver dato il proprio consenso, può accusare l’altro di reato di molestie o disturbo alle persone, che può essere sanzionato con l’arresto fino a sei mesi, o con l’ammenda fino ad €516,00. Se poi la foto dovesse ritratte il soggetto in luogo privato, a sua insaputa, quest’ultimo potrà accusare il “fotografo” di reato di interferenze illecite nella vita privata, punibile con la reclusione da sei a quattro anni.
Se poi qualcuno scatta una foto senza chiedere il consenso del soggetto ritratto e, sempre senza il suo consenso, la pubblica e la divulga sui social network, la esibisce ad altre persone o la mette in commercio, commette un illecito ancor più grave. Se infine, come spesso accade in questi casi, la diffusione e la pubblicazione di tale foto dovesse risultare lesiva della reputazione della persona ritratta, si rischia il reato penale di “diffamazione aggravata” con la reclusione da sei mesi a tre anni o con la multa non inferiore ad €516,00. E, ancora, se la foto in questione viene utilizzata per danneggiare intenzionalmente la persona fotografata, si incorre nel rischio di essere accusati del reato di “trattamento illecito di dati”, punito con la reclusione fino a tre anni.

Dunque, ricapitolando, se beccate qualcuno che vi fotografa senza il vostro consenso, egli sta già commettendo un reato, a prescindere dall’uso che poi farà della vostra foto. Alzatevi, ovunque voi siate, e andate a dirgliene quattro, obbligandolo a cancellare la foto, facendogli presente che sta incorrendo in un reato.
Sapere queste cose è importante per potersi difendere.
Non dobbiamo chiudere gli occhi e fare finta che queste cose non siano all’ordine del giorno, piuttosto, dobbiamo informarci per poterle combattere e far valere i nostri diritti.
Tutte abbiamo diritto a goderci la nostra estate in santa pace, senza che gli altri si sentano in dovere di infierire su di noi.
E comunque, chi perpetra azioni di questo genere è davvero un poveretto col cervello di un criceto, con tutto il rispetto per i criceti, questo è un dato di fatto ed una realtà che nessuno potrà mai contestare.
Con Amore,
TondaMente
Le fonti utilizzate per scrivere questo articolo: laleggepertutti.it >> https://www.laleggepertutti.it/152991_fotografare-di-nascosto-una-persona-e-reato studiolegalelambrate.it >> https://studiolegalelambrate.it/2018/09/24/fotografie-pubblicate-senza-consenso/ corrierecomunicazioni.it >> https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/diffamazione-sui-social-ecco-cosa-prevede-la-legge/ diritto.it >> https://www.diritto.it/responsabilita-civile-atti-cyberbullismo/

Due precisazioni di carattere legale. Fotografare qualcuno in luogo pubblico non è reato se l’immagine non viene diffusa, pubblicata, usata per fini commerciali. Secondo, anche in caso di pubblicazione, il reato non si compie se i soggetti non sono riconoscibili.
Ovviamente non è questo il caso.
Per il resto, tutto il mio sostegno a questa ragazza.
Grazie mille per il chiarimento legale.
Naturalmente, nel caso dell’articolo, la foto viene scattata con la finalità di essere ricondivisa.