Oggi il rispetto per l’ambiente è diventato un tema dominante anche per fashion e moda. Ma, per Stella McCartney, quella di impegnarsi ad eliminare pelle e PVC dai tessuti, e dal resto del materiale, è stata una vera e propria sfida. Una scelta coraggiosa e impegnativa che l’ha portata a fare a meno di qualsiasi elemento di origine animale, e ad usare roba proveniente per intero dal riciclo degli scarti.

Falabella e sisters

E come non attribuire a Falabella il valore iconico del marchio e della sua scelta eco -friendly. Una borsa in eco – pelle, finta nappa, finto shearling e realizzata nel totale rispetto degli animali, lanciata nel 2010. Oggi, tra l’altro, è possibile ammirare le fantasiose creazioni di borse di Stella McCartney anche sui cataloghi degli store online, come ad esempio su YOOX. Ma la Falabella, tra le tante, conserva comunque il suo posto d’onore nella schiera delle it-bag dei marchi più famosi e richiesti. Decisamente versatile, Falabella è stata realizzata in tre diverse dimensioni: la Falabella Go, la Falabella rainbow Pop e la Falabella Box. La GO è la collezione dedicata al viaggio e alla mobilità, con zaini, borse da viaggio e da spalla, interamente realizzate in nylon riciclato, e una linea minimal dai colori nero e kaki. La Rainbow Pop invece ha le mini-tote, i portacarte e i portafogli, che fa piacere sfoggiare con i colori dell’estate, mentre borse a mano e tracolle sono nella più compatta linea Box. Originalissima infine la Beckett Bag, geometrica e triangolare, insieme alla Mini bag a scrigno, sfoggiata da Johanna Maggy. Insomma, scegliere le creazioni di Stella McCartney non significa solo fare un gesto consapevole, ma anche una scelta di gran classe.

La concorrenza e la mission

Certo competere con i brand affermati non è semplice, però quando Chanel e Gab si spostano verso l’ecosostenibilità, è legittimo un moto d’orgoglio . La McCartney non ha mai negato che la pelle animale sia un materiale eccezionale e che sostituirlo con qualcosa di altrettanto valido è una vera sfida. Ma la stilista ha fatto del suo amore per la natura, e per gli animali, un percorso di vita che oggi è diventato anche un obiettivo. E la dichiarazione, rilasciata a BoF, di essere uno dei marchi più etici del settore moda, ha anche il sapore della sfida, soprattutto ora che Chanel e Gap hanno imboccato la stessa strada, consapevoli di quanto sia importante dare un segnale forte, anche in questa direzione. Per la McCartney il PVC free riguarda qualsiasi capo d’abbigliamento, comprese la Adidas firmate Stella McCartney. Un’operazione di ripulitura durata dal 2008 al 2010, e che ha costretto la stilista, per mantenere gli standard qualitativi con materiali meno elastici, ad affrontare i costi elevati della fabbricazione a mano. Un impegno che delinea la mission del brand, che è quella di fare da apripista ad un futuro “cruelty free” anche nella moda.

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